Con il periodo estivo si ripresenta puntuale il problema dellassenza di acqua nel canale San Marzano, che scorre da Neive ad Isola, attraversando i Comuni di Castagnole Lanze e Costigliole. Un
Con il periodo estivo si ripresenta puntuale il problema dellassenza di acqua nel canale San Marzano, che scorre da Neive ad Isola, attraversando i Comuni di Castagnole Lanze e Costigliole. Un canale di antica costruzione, primario per lirrigazione dei campi della Valle del Tanaro. «Da circa tre anni, allinizio dellestate, dobbiamo purtroppo constatare il verificarsi di un grave problema, riguardante la totale mancanza dacqua nel canale irriguo San Marzano. E ogni giorno si può constatare labbassamento della falda freatica, con conseguenze che tenderanno, nel prossimo futuro, ad avere effetti devastanti sulle coltivazioni intensive e a pieno campo e soprattutto sulle aziende ortoflorovivaistiche che si sono sviluppate in questi anni». E quanto scrive Dino Perrone, orticoltore storico di Motta, al sindaco di Costigliole in una lettera, per mettere in evidenza il problema, di cui da tempo si parla, ma che ha mai trovato finora soluzione.
«Si chiede un aiuto rapido e concreto per porre fine, almeno temporaneamente, a questa critica situazione. E si fa presente a chi di dovere di assumersi tutte le responsabilità qualora la situazione non dovesse migliorare», conclude Perrone. Delle problematiche della diga di Barbaresco, da cui un tempo derivava lalimentazione del canale, e della siccità nel periodo estivo si è parlato spesso. Un argomento affrontato anche nellambito dei consigli comunali di Costigliole e Castagnole. Tentativi sono stati messi in campo dal Consorzio Capitto, che gestisce il canale. Anche lEnte Parchi ha fatto da capofila per un progetto di interventi approvato dalla Regione. «La soluzione che mi è stata prospettata è quella di un sistema di un pompaggio dellacqua per alimentare il canale ci spiega Perrone Certamente ci sarebbero dei costi da sostenere. Spero che una soluzione possa giungere presto, altrimenti cè il rischio che i pozzi della zona si secchino completamente, con un danno facilmente comprensibile».
Marta Martiner Testa